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l'Emozione di conoscere i Sapori...

L’emozione di conoscere i sapori” è un accogliente punto vendita di prodotti alimentari biologici di alta qualità, aperto dal dicembre 2016 nel quartiere Dergano di Milano, in via Tartini 14.

E’ gestito da un gruppo di adulti disabili e di operatori, soci della Fondazione “CondiVivere” e della Cooperativa “Sì Si Può Fare”, che lavorano insieme con l’obiettivo di costruire un’esperienza di imprenditoria etico-solidale, promuovendo contesti e occasioni di inclusione sociale e di qualità di vita, lontani da un’ottica di tipo assistenzialistica.

Offre prodotti alimentari confezionati, biologici, di qualità (pasta, riso, olio, marmellate, legumi, farine, birra, succhi, vino, …), prodotti tipici regionali, prodotti a kilometro zero (in collaborazione con produttori locali e gruppi di acquisto solidali), prodotti freschi come verdura, frutta, formaggi, salumi, … . Si propone anche con iniziative di promozione culturale e sociale, con eventi di degustazione, incontri con esperti, presentazione libri, mostre, laboratori per bambini, spettacoli teatrali, ….

Il Punto Vendita, pur presentandosi come un negozio, è un Laboratorio in cui si attuano percorsi per lo sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale, per la formazione lavorativa e l’integrazione sociale di Persone con Deficit.

Il Progetto s’inserisce all’interno di una complessa rete di iniziative e attività sinergiche promosse dalle Famiglie della Fondazione in collaborazione con lo staff scientifico che fa capo agli studi e alle ricerche del Prof. Nicola Cuomo dell’Università di Bologna e dell’Associazione AEMOCON da lui fondata

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Acquistando nel Punto Vendita si contribuisce al mantenimento di un contesto di qualità, che promuove lo sviluppo dei valori di solidarietà, di inclusione sociale, di rispetto delle originalità di ciascuno.

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Per maggiori informazioni scrivere a aemocon.sapori@sisipuofare.org

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LINEE GUIDA DEI LABORATORI-PUNTO VENDITA 

Il Prof. Cuomo nei suoi incontri formativi spesso citava questa parte di scritto di Marcel Proust quale esempio della straordinaria potenza delle emozioni, emozioni capaci di far riemergere ricordi, anche molto dettagliati, anche molto lontani nel tempo, evocazioni di atmosfere, di colori, di rumori, di odori e, insieme a questi, di situazioni, di fatti, di personaggi che pagina dopo pagina riempiono il capolavoro di Proust. Tutto parte da un pezzetto di maddalena inzuppato nel thè e portato alla bocca, … tutto parte da un sapore che innesca emozioni, che innesca e trascina ricordi.  La scoperta della forza delle emozioni, gli studi della loro influenza nei processi di insegnamento e apprendimento, hanno portato il Prof. Nicola Cuomo a metterle al centro del suo Metodo, denominato “Emozione di Conoscere”. L’emozione di conoscere è intesa come potente energia che l’uomo ha a disposizione e che, se abbinata ai percorsi di conoscenza, li può trasformare in avventura piacevole.

In questa avventura che la conoscenza propone non si accettano sentieri, percorsi “spianati”, “sgombrati” dalle difficoltà, dagli errori, dalla fatica… Il bambino, lo scienziato si pongono nei confronti del sapere, della conoscenza, quando hanno il sapore dell’avventura, come degli esploratori, degli scalatori che desiderano vivere le sconfitte, le fatiche, … in quanto queste fanno parte dell’Emozione di Conoscere” (“L’emozione di conoscere e il desiderio di esistere” , Nicola Cuomo, maggio 2000).

LABORATORIO PUNTO VENDITA

Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati maddalene, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della maddalena. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. (…)

All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di maddalena che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio…." M. Proust

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