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Il percorso-sistema ricerca-formazione-azione Emozione di Conoscere secondo il modello empatico-relazionale

Si parla di Sistemi come di organismi interattivi complessi per cui ciascuna parte, indipendentemente dal valore che noi gli diamo, influenza e ne è influenzata dalle altre.

 

Da tali ipotesi e teorie prendiamo riferimento  e denominazione circa il Percorso-Sistema di ricerca-formazione-azione Emozione di Conoscere secondo il modello empatico-relazionale (di seguito Percorso-Sistema). 

Il Percorso-Sistema è caratterizzato da una orchestrazione di appuntamenti mono e multidisciplinari in cui si svolgono tutoraggi e supervisioni sia a distanza (skype) che in presenza.

Tutoraggi e Supervisioni in cui i differenti attori responsabili del Percorso-Sistema - ciascuno nel proprio ruolo e professione -  si confrontano e valutano i risultati raggiunti secondo le linee guida della ricerca-formazione-azione in un confronto dinamico tra Famiglia, Operatori, Insegnanti, Riabilitatori,…Colleghi dell’area Medico-riabilitativa. 

Le aree in cui il Percorso-Sistema interviene in primo piano sono: Casa, Scuola, Tempo Libero e Lavoro, con la finalità di potenziare competenze, autonomie, apprendimenti e socializzazione, per andare verso una vita autonoma ed indipendente, nel rispetto di un costante sviluppo dell'intenzionalità e dell'autodeterminazione per tutto il corso della vita. 

Le costanti supervisioni e tutoraggi (pedagogiche e psicologiche), le formazioni periodiche, il rapporto con gli appartamenti-Scuola di vita autonoma ed indipendente, il collegamento con la formazione-lavoro attraverso i laboratori-punto vendita nel loro proseguo con il Testamento Pedagogico, la rete con Associazioni (De@Esi), Fondazioni (Condivivere - Bresso, Milano), Cooperative (Sì, si può fare - Bresso, Milano), le Convenzioni con differenti Università e Istituti di ricerca italiani ed esteri … tutto questo è parte del concetto di Sistema che propone una sostenibilità di costi ed una altissima qualità in un itinerario che permanentemente valuta, verifica, documenta e si rinnova.

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La ricerca-formazione-azione

 

Si intende ricerca-formazione-azione una organizzazione rigorosa considerata in una dimensione  sistemica immessa in un processo in cui vi è permanentemente un flusso di influenza e cambiamento reciproco.

Tale dimensione è stata da noi scelta a favore di un percorso-sistema che cerca permanentemente sinergie e vuole in momenti anche contemporanei alla formazione, mettere in atto gli strumenti rigorosi della ricerca per formulare ipotesi sufficientemente meditate che vadano ad orientare delle prassi. Una contemporaneità di pensiero pur nella specificità dei tre ambiti che nella sua complessità è molto somigliante a quella delle problematiche che in ambito di superamento degli handicap e di potenziamento delle diverse intelligenze, si vogliono analizzare.

Sinergie quindi di paradigmi e di concetti che nella loro formulazione e messa in atto costituiscono quel processo permanente che vuol evitare un congelamento diagnostico o meramente connotativo di ciò che si sta analizzando, comparando, valutando, osservando,… Un processo dinamico estremamente flessibile che è possibile apprendere solo e soltanto nel flusso stesso in cui gli eventi accadono, in cui le ipotesi si vanno ad applicare, nel momento in cui le azioni provocano reazioni impreviste e/o imprevedibili.

Una dimensione, quella della ricerca-formazione-azione, che richiede un impegno ed un’alta qualità professionale per una ricerca che, pur basandosi su fondamenti epistemologici, teoretici e metodologie, conosce e tiene presente i rischi che il permanere in tempi lunghi in tali ambiti teorici non porti a concretizzazioni nella pratica. 

Una dimensione quindi di ricerca sul campo che produce opportunità di formazione ad alto livello. 

 

Il percorso ricerca-formazione-azione propone una condizione in cui l’atteggiamento del gruppo di lavoro è fortemente sperimentale. In tale dimensione i contenuti educativo-didattico-formativi acquistano la potenza di essere analizzatori del processo stesso permettendo il realizzarsi di un itinerario di scoperte, di formulazione e riformulazione di ipotesi e di verifiche. I contenuti educativo-didattico-formativi divengono l’occasione per far si che i percorsi di insegnamento e di apprendimento, di formazione, assurgano ad una qualità tale per cui si possa parlare di progetto in una dimensione laboratoriale.  

Un itinerario progettuale che si caratterizza sia quale itinerario di verifica delle ipotesi che di scoperta con una permanente attenzione a rilevare ed a connotare eventi, fenomeni, atteggiamenti, costanti,…variabili non pensate in precedenza, non contenute nelle ipotesi o che fondavano il progetto, ma che nel percorso progettuale hanno perso di importanza e vanno considerate da primarie a secondarie. 

La responsabilità dell’Associazione AEMOCON, del suo Direttivo e del Comitato Scientifico, nel laboratorio che si viene a creare consiste principalmente nell’intervenire su due "registri" paralleli avendo: 

 

  • Un’attenzione informativa di aggiornamento;

  • Un’attenzione formativa attiva rivolta a far "penetrare" i protagonisti del sistema ricerca-formazione-azione nelle strutture delle esperienze con la finalità di mettere in atto un processo di empowerment che fornisce, fa scoprire e potenzia strumenti culturali e chiavi di lettura per l'analisi e conoscenza dei processi che partecipano all'architettura degli stili cognitivi delle persone con deficit andando a costituire la loro maturazione ed originalità.

 

Per mettere in atto l’itinerario di empowerment con tale complessità risulta indispensabile che il gruppo abbia incontri di confronto e verifica molto, frequenti pressoché quindicinali, in presenza e a distanza (tramite la rete con sistemi tipo skype).  Tali incontri risultano essenzialmente rivolti a potenziare questo secondo registro mettendo in atto un vero e proprio training finalizzato a fornire al gruppo chiavi concettuali, strumenti culturali, metodologie ed abilità (agilità mentale) per un’attenzione ai particolari, ai contesti, alle situazioni, agli ambienti, alle relazioni, ...(tenendo conto che vi è il rischio di giudicare fenomeni o dati quali secondari o di alcun valore mentre al contrario si possono rivelare fondamentali).

Fornire, da parte dello staff AEMOCON, strumenti culturali e chiavi concettuali interpretative significa far acquisire capacità e competenze tali da percepire, agire, osservare, interpretare, conoscere in modo sistemico e in dimensioni complesse; significa far assimilare abilità per saper osservare i problemi da più punti di vista, per individuarne i molteplici aspetti ed ipotesi e tentare possibili risoluzioni; significa far acquisire capacità di gestire selezioni di dati in ipotesi che li strutturano rapidamente in molteplici possibilità interpretative; queste sequenze di intuizioni e deduzioni devono essere gestite con una competenza capace di diversi modi di osservare le cose, i fenomeni, simultaneamente, mantenendo l'attenzione al flusso di informazione che sta pervenendo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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