4 settembre 2013 - La farfalla sulle pelle I Edizione
- Alice Imola
- 3 set 2013
- Tempo di lettura: 4 min

Gentilissimi tutti,
rispondendo alle richieste e al desiderio di molte famiglie che vogliono passare da una situazione in cui la sessualità dei loro figli con deficit è considerata una mera teoria ad "interrogare le esperienze" circa le pratiche che Operatori denominati "assistenti sessuali" mettono in atto e la ricaduta delle azioni circa la sessualità sulle esperienze che vanno a costruire e consolidare nella Persona il piacere di esistere, il 14 e 15 giugno 2013 presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna sarà attuato un laboratorio dal titolo "La Farfalla sulla Pelle".
Il laboratorio vuol mettere insieme, al fine di uno spregiudicato, franco ed approfondito confronto, in due giornate in cui si "interrogano le esperienze" Famiglie, "assistenti sessuali" ed Operatori (in particolare quelli che stanno partecipando ai Percorsi di ricerca-formazione-azione).
L'"emozione di conoscere ed il desiderio di esistere" è un ambito in cui sono impegnato quale docente dell'Università di Bologna in Pedagogia Speciale e Didattica dell'Integrazione ormai da più di trent'anni, unitamente alle Famiglie e alle Persone con deficit, condividendo responsabilità di ricerche scientifiche multi ed interdisciplinari con Colleghi di Università ed Istituti di Ricerca Pubblici e Privati di tutto il mondo nel realizzare Percorsi concreti, "buone pratiche" per itinerari di inclusione " sia nell'ambito della Scuola, della Casa che del Tempo Libero e del Lavoro.
Negli anni di ricerca-formazione-azione, l'affrontare le tematiche della sessualità è sempre stata una dimensione di cui se ne è parlato, se ne parla, si vanno a rilevare ambiti di necessità, di bisogni, di diritto della Persona... ma tutto va a finire nella nuvola delle parole.
Si parla da tempo anche in maniera seria ed approfondita di affettività, di sensibilità, di amore, ..., ma i discorsi si soffermano sempre per lo più su principi generali se non quando generici, su sentimenti molto profondi, ma senza corporeità, non ci si riferisce alle circostanze, alle relazioni che portano agli atti della sessualità.
Si parla di frequente al posto delle persone con deficit e sembra che il loro diritto alla vita si circoscriva sopratutto al leggere, scrivere, al saper attraversare la strada, ad usufruire di terapie. Riferimenti certamente indispensabili ed utili, ma che non collocano la persona con deficit nell'ampia sfera dei diritti che lo innestano nel piacere ed il desiderio di esistere.
La sessualità di frequente viene relegata fuori dalla persona e non inclusa nella sfera dei bisogni, dei diritti, della qualità della vita .
Ultimamente sempre più le Associazioni e in particolare un gran numero di singole famiglie vuole determinare le circostanze e le azioni tali per cui i loro figli vivano anche il loro diritto ad essere felici anche attraverso la sessualità.
Per tale motivo si è deciso di iniziare e realizzare un percorso che con continuità proceda verso il concretizzarsi di azioni e di occasioni che portano verso il vivere la sessualità. Per tali motivi nelle giornate del 14 e 15 giugno si è denominato l'incontro, "laboratorio". Un "laboratorio" dove si vanno ad "interrogare le esperienze" per procedere da queste, attraverso il confronto, verso congruenti e conseguenziali azioni. Un cantiere in cui si riflette sulle differenti modalità e proposte per rispondere agli originali bisogni delle persone con deficit circa il vivere ed agire la sessualità.
Un cantiere in cui si auspica che nelle giornate di giugno trovi l'inizio e che continui con appuntamenti in cui la tematica si possa sviluppare nella concretezza di fatti prendendo forme e solidità di esperienze originali e reali.
Un cantiere dove la sessualità non venga nominata quale problema ma come condizione producente stato di benessere che porti al desiderio ed al piacere di esistere.
Due giornate di scambio spregiudicato, sereno, franco e fuori da psicologismi, terapie e bigottismi. Due giornate di laboratorio in cui, nel confronto con le Famiglie e le stesse Persone con deficit, si vuol andare a conoscere la Professione di "assistente sessuale" per ritrovare riferimenti nei vissuti e nelle pratiche al fine di disseminare tale professionalità in modo da ritrovarla sul territorio italiano dove al di là dei giudizi non è possibile - per la nostra legislazione- mettere in atto le azioni che gli "assistenti sessuali" praticano legalmente in altre nazioni.
Il 14 e 15 giugno serviranno anche per prospettare strategie al fine di realizzare percorsi riconosciuti sul piano Istituzionale, se non immediatamente in Italia all'estero, tipo Corsi, Master,... in modo da realizzare sia sul piano della Professione che su quello della legalità la presenza del "assistente sessuale" con le azioni che tale Professione propone.
Ho contatti con Operatori sia olandesi che tedeschi che svizzeri che da tempo hanno esperienza sull'assistenza sessuale (in particolare con Nina de Vries e Lorenzo Fumagalli) e con questi stiamo organizzando il laboratorio per la seconda settimana di giugno.
È stata implicata Pia Covre, che parteciperà in qualità di rappresentante del Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute.
Il laboratorio si avvarrà della consulenza del prof. Giorgio Rifelli, responsabile del Servizio di Sessuologia, Dip. Di Psicologia, Università di Bologna.
Un laboratorio che vedrà uniti famiglie, operatori e assistenti sessuali per ritrovare, confrontandosi nelle esperienze, quella forza che nell'esistere, nella completezza di cui la persona ha diritto, include anche l'importantissima sfera sessuale.
Il laboratorio, nelle due giornate, vuol iniziare un itinerario che ha la finalità di mettere insieme e in sinergia l'emozione di conoscere e il desiderio di esistere con le possibilità di divulgare la cultura che include l'usufruire della sessualità tra gli incontri che le Persone con deficit hanno in un percorso vita che si vuol definire di qualità.
Colgo l'occasione per inviare cordiali saluti
Bologna, 9 aprile 2013
prof. Nicola Cuomo
Insegnamento di Pedagogia Speciale
Dip. di Scienze dell'Educazione Universitàdi Bologna
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